La “Carbonara” della Zia Milly
Oggi voglio condividere con voi la mia versione unica della Carbonara, un piatto che si colloca tra la tradizione romana e le influenze umbre. In questa ricetta, ho inserito il mio tocco personale, creando un equilibrio che si muove delicatamente tra le note classiche di Roma e le sfumature caratteristiche dell'Umbria.
È una Carbonara che racconta una storia di passione culinaria, unendo due mondi in un piatto audace e diverso dal solito. Una sfida personale nel rispetto della tradizione, ma con un occhio sempre aperto all'innovazione e alla sperimentazione. Venite con me in questo viaggio gastronomico, dove la Carbonara diventa un terreno di incontro tra due culture culinarie, ognuna con il suo fascino e carattere.
Ingredienti per 2 persone:
. 200 gr di rigatoni
. 50/60 gr di Barbozza (salume umbro, guancia di suino adulto)
. 2 tuorli
. olio extra vergine di oliva q.b.
. 2 cucchiai di sale grosso per salare l’acqua della pasta
Procedimento:
Mentre l’acqua per la pasta prende il bollore, tagliate 4 o 5 fette di Barzozza abbastanza alte, togliete la cotenna, ma lasciate il pepe, poi tagliate ciascuna fette in listarelle.
In una pentola, mettete qualche goccia di olio e le listarelle di Barbozza e fatele soffriggere fino a che diventano croccanti.
Salate l’acqua e cuocete i rigatoni seguendo le istruzioni sulla confezione.
Qualche minuto prima della cottura della pasta, metti in una ciotola capiente i tuorli con un po’ di pepe nero macinato e olio extra vergine di oliva q.b. e mescola con una frusta fino a quando diventano belli cremosi.
Scolate i rigatoni e metteteli nella ciotola con i tuorli lavorati e il Barbozza, mescolate velocemente, quando la pasta è ben condita, impiattatela.
Vino consigliato:
Per accompagnare la mia Carbonara, consiglio il "Pratto" di Ca' dei Frati. Questo vino, con la sua complessità e le sue note aromatiche, si abbina splendidamente al piatto, esaltando i sapori ricchi e variati della Carbonara. La struttura del Pratto, unita alla sua freschezza, crea un equilibrio perfetto con la cremosità del piatto, rendendo ogni assaggio un'esperienza gustativa armoniosa.